lunedì 23 marzo 2009

LAMONE CUP: un sogno che si realizza

Quando il Rugby è solo una scusa...


L'mmagine divertente della settimana: Savini Jay-Jay riceve un placcaggio particolare, al limite del "atti osceni in luogo pubblico!"

domenica 22 marzo 2009

Il cielo sopra la Graziola è azzurro: azzurro slavato con triscie bianche (rigorosamente orizzontali); i vincitori esultano, gli sconfitti se ne vanno a testa china, perchè come dice un saggio panciuto giocatore pelato "OGGI GODIAMO NOI".
E già perchè dall'inizio alla fine l'abbiamo dominata e, cosa a mio avviso stupendevolmente incantevolmente, li abbiamo lasciati a 0, perchè oggi finalmente si vince e convince, perchè oggi non ci bastava fare bene. Volevamo fare meglio.

Diventa così, drammaticamente difficile, scegliere il migliore in campo. Sarà il pubblico del blog a decidere chi vincerà il premio "Conte di Vitry" vale a dire il migliore in campo contro i nemici-amici del Ravenna Rugby Club Society (che a quel che mi dicono erano talmente messi male che hanno sbagliato strada al ritorno e sono finiti a Brisighella).

Oggi è di certo stata la giornata più memorabile del Rugby Leonico, e a nome del presidente che sta ancora piangendo nello spogliatoio, mi sento di dover ringraziare tutti quanti a partire da Gianez, che in campo ha dimostrato di essere "uno che può dire qualcosa, qualcosa di molto importante"; e Jay-Jay quella mezza cartuccia che se non veniva a giocare l'ultima partita della carriera da noi, non la giocava da nessun'altra parte; e Costa, e Frank, e Jack, e Gianni, e Decu... direi tutti quanti, oggi il blog salva tutti.

Quasi tutti.

Due sole ombre hanno offuscato la luce del pomeriggio glorioso: la prima è come avete intuito, è l'arbitraggio del guardialinee. Matteo Cheli, uno che sotto il giubbotto c'aveva la maglia del Ravenna. La seconda è stata senza dubbio la prestazione in chiaro scuro del Domizio Piroddi Nazionale. A dire il vero sono state più gli scuri che i chiari; sembrava l'ombra di se stesso. Uno dovrebbe capire quando è arrivato il momento di appendere le scarpe al chiodo, di dire "basta ho già dato tutto". Non prendete esempio da lui.

Colui invece, colui IL QUALE, con IL maiuscolo, da cui dovete prendere esempio, è come sempre il Vecchio Leone Andrea Sirotti C'è Solo un Presidente. Placca, trasforma, passa, salta, cade e urla come un giovane stambecco nel bush africano. Inesauribile.

Così, alla fine della partita non ci resta che comprare una bella mensola in cui poggiare la LAMONE CUP, ma soprattutto allenarci, allenarci e allenarci per difenderla coi denti e con le unghie. Quindi bene e bravi abbiamo vinto, ma martedì tutti al campo che sicuramente Marabo sarà incazzato lo stesso.

Buona vita e Buon Rugby.

(Qualcuno vada a raccattare i ravennati a Brisighella)

UNA COPPA AL CIELO, E' LA LAMONE CUP

martedì 3 marzo 2009

PER LA CONTEA BANANA, PER LA CONTEA!


Lui è Banana, figlio di Bunano e Buttana, appartenente alla famiglia Hobbit dei MangioMoltoaColazione, che vivono sin dai tempi remoti nella Contea. E' famoso ad Hobbiville per essere stato il primo Hobbit a portare all'attenzione degli altri Mezzuomini il tema dell'omosessualità, con la canzone: "Andrea era Gay".
Collezziona farfalle, calzettini sporchi e i vecchi episodi di Topo Gigio.
Come tutti gli Hobbit dedica gran parte della giornata al mangiare, al cucinare e al fumare l'Erba Pipa "Modificata", come la chiama lui.
Spesso e volentieri si reca a casa del suo migliore amico Jay; a lui ha dedicato la trilogia della "canzone dell'amore" così composta. "Andrea era Jay" che parla di un intervento chirurgico; "Andrea sta su Jay" che tratta il tema razziale del perchè i Nani sono così stupidi (Nani come cognome); ed infine "La rivincita di Jay" che potete tutti immaginare.

OGGI E SEMPRE:
OH GILTHONEL, O TINUVIEL!
PER LA CONTEA RAGAZZI!

giovedì 26 febbraio 2009

lunedì 23 febbraio 2009

FAENZA VINCE, SIRO CONVINCE

Mai titolo più appropriato di questo si vide.
Il vecchio leone, come tutti lo chiamano a bordocampo, calcia, placca, sfrontina, sbuzza, strippa ed appare sempre più rotondo.

A parte le stronzate, i Leoni portano a casa quella che dovrebbe essere la quarta vittoria stagionale e lo fanno segnando 4 mete. Due di queste del tutto antirugbistiche, azioni condotte alla "calcia su e vediamo dove va a finire" ma non per questo da negrigare. Risultato: molto divertimentimento per gli spettatori, molto divertimento per Frank e soprattutto molto divertimento per il Ravenna che fra due settimane viene a trovarci in casa. E già, perchè se anche con il Ravenna ci mettiamo a calciare la palla alla bell'è-meglio possiamo dimenticarci sin da ora la Lamone Cup.

Si evidenzia una grande difficoltà di giocare la palla al largo, anche in superiorità numerica, e di certo i 3-4 del Porretta proprio bravi bravi non erano. Combattivi nei punti di incontro, pochi uomini in ruck, tutte le touche nostre vinte, tutte le mischie vinte, superiorità numerica al largo costante e ne viene fuori che bisogno calciare la palla per fare meta? Se non si concretizza il buon gioco succede che, nonostante la superiorità espressa in campo per tutta la partita, gli avversari rimangano sotto al break cosa che era possibilissima da evitare.
Qualcosa non torna.
Qualcosa non va.
Ravenna è vicina.

Rimane la vittoria, (e vi pare poco!), rimane Jack Savini il migliore in campo e rimane il Vecchio Leone ch'è sempre il nostro preferito. Lode a te o Sirotti.