lunedì 29 ottobre 2007
FAENZA RUGBY vs ASSOCIAZIONE BALLERINE FORLIVESI
Contrariamente al 9 a 25 di domenica scorsa risultato leggermente falsato dai 5 minuti di dormiveglia dei Leoni nei primi 5 minuti del secondo tempo, la sonora sconfitta di domenica riassume pienamente la partita giocata.
58 - significa 1) che abbiamo affrontato una grande squadra, con una ottima organizzazione (soprattutto nei 3-4) 2) nonostante i nostri 3-4 abbiamo messo come al solito un gran cuore, questo da solo non basta : c'è bisogno di una salita aggressiva e di comunicazione con la mischia nelle fasi di gioco rotto
0 - significa 1) che abbiamo giocato contro una grande squadra 2) che difficilmente le nostre ruck dopo le prime fasi riescono a tenere il possesso
Al di là dell'analisi tecnica cosa che non interessa questo blog che ha come unico scopo il divertimento dei Leoni (anche attraverso lo sfottimento di Aziz che raccoglie le margherite in campo e di Marco che ieri si è fatto letteralemte "amare" dal mediano del Forlì) possiamo e anzi dobbiamo osservare alcuni fatti importanti che andranno ad ammucchiarsi nell'albo del Faenza Rugby :
1) il primo cartellino giallo guadagnato da Baga per aver placcato 2 volte in 2 minuti un avversario senza rispettare i dieci metri
2) l'esordio dal primo minuto di Marco, Roger e del Rosso (man of the match assieme a Matteo)
3) le spiattelate su drop iniziale da parte di Banana e Aziz
4) la sconfitta più pesante in casa
5) l'esordio di Verbe detto Verbeni (questo merita un punto tutto suo)
Dulcis, Leoni.
Domenica Castello avversario più ostico del torneo.
Dopodichè una settima di riposo prima di affrontare il Rimini.
Quello che mi piacerebbe vedere è la partecipazione di tutti agli allenamenti perchè i Leoni veri, quelli colle palle non sono in campo solo la domenica ma soprattutto durante la settimana.
FORZA LEONI !
FAENZA RUGBY vs ASSOCIAZIONE BALLERINE FORLIVESI
Contrariamente al 9 a 25 di domenica scorsa risultato leggermente falsato dai 5 minuti di dormiveglia dei Leoni nei primi 5 minuti del secondo tempo, la sonora sconfitta di domenica riassume pienamente la partita giocata.
58 - significa 1) che abbiamo affrontato una grande squadra, con una ottima organizzazione (soprattutto nei 3-4) 2) nonostante i nostri 3-4 abbiamo messo come al solito un gran cuore, questo da solo non basta : c'è bisogno di una salita aggressiva e di comunicazione con la mischia nelle fasi di gioco rotto
0 - significa 1) che abbiamo giocato contro una grande squadra 2) che difficilmente le nostre ruck dopo le prime fasi riescono a tenere il possesso
Al di là dell'analisi tecnica cosa che non interessa questo blog che ha come unico scopo il divertimento dei Leoni (anche attraverso lo sfottimento di Aziz che raccoglie le margherite in campo e di Marco che ieri si è fatto letteralemte "amare" dal mediano del Forlì) possiamo e anzi dobbiamo osservare alcuni fatti importanti che andranno ad ammucchiarsi nell'albo del Faenza Rugby :
1) il primo cartellino giallo guadagnato da Baga per aver placcato 2 volte in 2 minuti un avversario senza rispettare i dieci metri
2) l'esordio dal primo minuto di Marco, Roger e del Rosso (man of the match assieme a Matteo)
3) le spiattelate su drop iniziale da parte di Banana e Aziz
4) la sconfitta più pesante in casa
5) l'esordio di Verbe detto Verbeni (questo merita un punto tutto suo)
Dulcis, Leoni.
Domenica Castello avversario più ostico del torneo.
Dopodichè una settima di riposo prima di affrontare il Rimini.
Quello che mi piacerebbe vedere è la partecipazione di tutti agli allenamenti perchè i Leoni veri, quelli colle palle non sono in campo solo la domenica ma soprattutto durante la settimana.
FORZA LEONI !
mercoledì 24 ottobre 2007
domenica 21 ottobre 2007
Faenza - Ravenna
Il quindici faentino :
15 : Sataligno Nicholas detto Aziz
14 : Monti Matteo detto MM
13 : Piroddi Domenico
12 : Caporossi Paolo
11 : Decu
10 : Culozzo
9 : Cornaz
8 : Dio cà Drago
7 : Baga
6 : C'è solo un Ninja in tutto il mondo
5 : Johnny
4 : Marabo
3 : Matteo
2 : un uomo chiamato Jay
1 : Raffa
sabato 20 ottobre 2007
MEMENTO AUDERE SEMPER (andiamo Leoni !)
Porta un paio di calzoncini e una maglietta bianca.
domenica 14 ottobre 2007
Ci siamo Leoni !!!
PIACENZA RUGBY 1947 – FAENZA RUGBY
Avevamo detto puntuali alle 9:30… Ma come al solito ci sono stati i consueti imprevisti.
Dalle 9:30 alle 10:15 la squadra del Faenza è riuscita ad assemblarsi nel parcheggio della Graziola, l’unico particolare è stato che la corriera noleggiata per l’evento ci aspettava a Lugo… Niente di grave, quando alle 10:10 qualcuno ha ricordato al mitico Baga che per giocare occorre esibire la carta d’identità per l’appello prima della partita, peccato che lui il documento lo avesse nella sua vespa parcheggiata a Modigliana…
Quindi tra l’aspettare la corriera da Lugo e Baga da Modigliana siamo partiti intorno alle 11:00.
Nella prima sezione del viaggio abbiamo ripassato un po’ le regole fondamentali, poi dopo una breve tappa a Modena Nord per pranzare, è iniziato il VERO CLIMA DA PREPARTITA…
Appena arrivati nel campo di Piacenza ci siamo tutti affrettati a cambiarci. Per la prima volta abbiamo avuto l’ONORE di vedere ed indossare la nostra divisa ufficiale: un emozione unica. Dopo aver fatto i riconoscimenti siamo entrati in campo e con estrema concentrazione e serietà abbiamo effettuato il riscaldamento insieme, uniti, come una vera squadra di rugby.
Ci siamo, iniziamo a stringerci ed a caricarci in cerchio, mentre il nostro caro presidente, nonché capitano, recita il suo primo discorso: un emozione unica.
Ci siamo…fischio d’inizio… inizia la partita!!! Per i primi dieci minuti teniamo botta e ce la giochiamo a centro campo, in mezzo agli sguardi stupiti di tutti, compresi quelli dei nostri giocatori.
Dopodiché Aziz non ha più voglia di scrivere e subentra il Drago.
Dopodiché la partita si rende ostica ai leoncini Manfredi i quali dopo un buono inizio vedono la loro prestazione seguire la tendenza dell’indice del down jones nel martedì nero che inaugurò la grande depressione.
Se nel primo tempo i leoni giocano con 4-5 palle in mano (detonando una non eccellente velocità e qualità delle rack che andrà progressivamente peggiorando nel secondo tempo costringendo la compagine faentina a una strenua difesa nella propria 22) queste soprattutto se aperte ai 3-4 o nelle mani di Willy raggiungono o oltrepassano la linea del vantaggio.
Nell’analisi tecnica va sottolineata una buona prestazione della mischia in touche dove l’arbitro a mio giudizio fischia troppe touche storte. In mischia invece molto positive le prestazioni di willy e marabo mentre opache (se non nebbiose) sono le prestazioni delle altre terze.
Carro entra verso la fine.
Domizio “il brizzolato” non trova spunto
Siro sbaglia un calcio di punizione davanti i pali ( sulla linea della 22)
Cornaz colpisce la terra nel drop di apertura
Willy si rompe il legamento dell’estensore delle dita
Il Drago viene eletto giocatore più carino
La prossima recensione della partita sarà curata di più ma adesso devo andare a mangiare
sabato 13 ottobre 2007
Partenza Faenza Rugby
Forza e Onore
mercoledì 10 ottobre 2007
Ragazzi, ci siamo !!!
Cosa si può dire, anzi cosa si deve dire.
a prescindere dal risultato (non dimentichiamoci che affrontiamo questo campionato non con ambizioni di classifica ma con lo scopo di "allenarci ogni domenica" e quindi di fare esperienza e di creare un gruppo solido che a mio avviso si rafforza meglio in campo che in pizzeria) a prescindere dal risultato quindi, dobbiamo dimostrare di essere una squadra.
essere una squadra significa dare tutto sempre e comunque, significa portare la palla fino a metro dalla linea cadere nel fango e non fare meta, significa non urlare ad un compagno COGLIONE ! quando gli cade una palla ma viceversa rassicurarlo, significa mettere il fegato in una sportina per correre a placcare un avversario perchè c'è un tuo comapgno dietro a te sì, ma non spetta a lui buttarlo giù.. spetta a te !
cmq in rete trovai un paio di anni fa questo bellissimo inno al rugby che vi invito a leggere, non è lungo, impiegate 3 minuti saranno spesi bene.
E' questo il Rugby
Vi è mai capitato di essere lanciati in una corsa disperata, sentire improvvisamente la gamba sinistra afferrata appena sopra al ginocchio, finire con la faccia in una pozza di fango, mentre un pallone ovale vi scivola di mano e sentire 2, 3, 4 corpi di altri giocatori - compagni e avversari - finirvi addosso? E cosa si fa in quei casi? Ci si rialza, un'occhiata per capire e subito bisogna lanciarsi in un contatto duro con l'avversario che ha conquistato la palla, anche se quello è più grande di te ed in quel momento hai paura.
Questo ragazzi, è il Rugby.
Non giocherete mai in stadi dal tappeto erboso impeccabile (a meno che non finiate in Nazionale), gli spogliatoi saranno sempre squallidi e, d'inverno, densi di vapore, ma questa sarà una buona notizia : c'è ancora acqua calda per la doccia.
Il fango argilloso che avete raccolto sulle scarpe, calzini, pantaloni, maglietta e capelli va via solo con quella meravigliosa acqua calda "di spogliatoio" che cura mille ferite e delusioni.
Ma è questo, ragazzi, il Rugby.
Parlo di un rugby fatto a livello assolutamente amatoriale, da serie minore, da torneo riserve tante volte, ma non per questo meno vero.
E forma, accidenti se forma. Sono allenamenti duri, sono sacrifici e serate spese su un campo sabbioso anziché al cinema o al pub con gli amici, per non parlare della ragazza che non capisce questo tuo incaponirti, se non sei neppure in prima squadra.
Ma ti segue, qualche volta , a Noceto o Pescara, e non ti dice niente quando esci nero di rabbia dopo un'espulsione. Quel pugno l'hai dato , è vero, ma il Rugby, ragazzi , è uno sport da uomini, si da un colpo, si riceve un colpo e tutto è finito lì. Non ci si aspetta fuori, dopo, anche se poi la storia che alla fine della partita si va tutti a bere assieme , compagni e avversari, è una bella favoletta : mai visto.
Non posso parlarvi del Rugby dei trionfi, dei mitici Francescato, che so, del Trofeo 7 Nazioni ma ho conosciuto, giovanissimo, il vecchio Sgorbati, che ascoltavamo come un Dio quando ci parlava al campo, o, dopo, alla riunione della squadra nella nostra Sede, una saletta di un bar di semiperiferia.
Non so dire esattamente quanto mi ha dato il rugby, e quanto vi ho dedicato, ma per me , in quegli anni studente universitario di ingegneria, proveniente dal liceo classico, cosa che valeva forse qualcosa culturalmente, ma significava anche l'aver vissuto col paraocchi, è stata la prima vera lezione di vita.
Perché quando sei in campo con gli altri quattordici ti dimentichi ben presto di voler primeggiare o di tirarti indietro. Perché capisci in poco tempo che se tu cedi, tutta la squadra cede con te, e se un compagno ha bisogno, lo devi aiutare. Non c'è posto per chi non si sente un tutt'uno con i propri compagni, anche se poi, appena negli spogliatoi, avrai a ridire con questo e con quello. Ed anche l'avversario lo si rispetta, non solo per il tempo del saluto a inizio e fine partita, ma se è leale , per tutto l'incontro. Episodi squallidi , colpi proibiti ce ne sono, se è un tuo compagno che li subisce sai di dover intervenire. Se è un tuo compagno a infierire, se sei un uomo lo fermi. Questo chiede il Rugby.
Impari a vivere, perché più avanti non avrai solo gioie, ma anche delusioni, dolori, e questo gioco ti può aiutare, devi essere preparato ad affrontarli.
Devi continuare a giocare anche se sei stanco, se ti sei fatto male. Sai che 5 , 10 volte ti fermeranno con la palla in mano a pochi metri da quella poltiglia bianca che segna la linea di meta, ma cercherai di arrivarci una volta ancora. Se non sei uno dei più scattanti, agili e veloci della squadra il tuo ruolo sarà ancora più oscuro: di contenimento, mischie aperte, recupero di palla. Proteggerai il saltatore nelle touche, prendendo i colpi anche per lui, e nessuno ti verrà ad abbracciare anche dopo una vittoria.
Giocherai in campi infami, in inferiorità numerica perché qualche compagno non si è presentato. Puoi perdere 74 - 0 in un campetto a Modena, con la fascia da capitano solo perché qualcuno all'ultimo momento è stato aggregato alla prima squadra, con l'arbitro che a metà del secondo tempo si avvicina a te e ti mormora "Su, dai ragazzo, non farli mollare del tutto". E una volta negli spogliatoi, per prima cosa dirai al gruppo di ragazzini delusi : "Ma domenica andiamo a Cesena ! Quelli li abbiamo già battuti a Bologna".
E saprai che è questo il Rugby, ragazzo.
LEONI ! ! !
giovedì 4 ottobre 2007
Faenza - Forlì
Analizziamo, troviamo i problemi e parliamo delle cose belle.
Sentiamo un pò i leoni
PS: il drago e willy infortunati, saranno probabilmente presenti a Piacenza